Debian 13 “Trixie”: Cosa c’è di nuovo nella nuova versione della distribuzione universale

Debian 13 "Trixie" porta importanti novità e aggiornamenti: scopri le principali caratteristiche della nuova versione e gli aggiornamenti principali.

Debian, una delle distribuzioni Linux più amate e longeve, si rinnova dopo oltre due anni di lavoro con il rilascio ufficiale di Debian 13 “Trixie“. Questa nuova versione, attesa da tempo dalla comunità, porta con sé un carico notevole di novità, aggiornamenti e miglioramenti che la confermano come uno dei punti di riferimento per utenti desktop, server e appassionati di software libero.

Un aggiornamento ricco di innovazioni

Debian 13 è alimentata dal kernel Linux 6.12 LTS, garantendo supporto a lungo termine con aggiornamenti di sicurezza fino a dicembre 2026. Questo significa maggiore compatibilità con hardware moderno grazie a driver aggiornati e una stabilità che è da sempre il marchio di fabbrica del progetto Debian.

Tra le novità principali spicca il supporto ufficiale all’architettura RISC-V a 64 bit, una piattaforma emergente destinata a giocare un ruolo importante nel futuro del mondo open source. Debian ora offre immagini pronte all’uso per sistemi RISC-V, facilitando chi possiede single board computer e dispositivi sperimentali basati su questa tecnologia.

Accanto alle nuove architetture supportate, Debian 13 riduce invece il supporto per i sistemi più datati a 32 bit (i386). Non saranno più forniti kernel e installer per queste piattaforme, e l’aggiornamento diretto da Debian 12 “Bookworm” su hardware 32 bit non è più supportato. È una scelta che rispecchia l’evoluzione tecnologica, pur mantenendo la disponibilità di molti pacchetti per chi ha ancora bisogno di software a 32 bit.

Un ecosistema software aggiornato

L’esperienza desktop su Debian 13 si arricchisce con ambienti grafici all’ultima versione, tra cui GNOME 48 (desktop predefinito), KDE Plasma 6.3, Xfce 4.20, LXQt 2.1, MATE 1.26.1 e LXDE 13. La varietà di ambienti disponibili permette di adattare Debian a qualsiasi esigenza, dal computer più moderno alle macchine meno potenti.

Anche il software incluso si aggiorna: troviamo Firefox 128 ESR (Extended Support Release)che verrà aggiornato alla versione 140 ESR durante il ciclo di vita della release, la suite LibreOffice 25.2, GIMP 3.0 nei repository, insieme a Python 3.13, PostgreSQL 17, MariaDB 11.8, OpenJDK 21, PHP 8.4, Apache 2.4.64 e Nginx 1.26. Tutto questo fa di Debian una scelta solida sia per chi cerca un sistema desktop affidabile sia per chi deve gestire server e servizi di rete.

Una curiosità interessante: i nomi in codice delle versioni Debian sono sempre ispirati ai personaggi di Toy Story. “Trixie” è infatti il simpatico dinosauro azzurro della saga Pixar!

APT 3.0: gestire i pacchetti diventa più semplice e sicuro

Uno degli aggiornamenti più attesi riguarda APT, il sistema di gestione dei pacchetti che sta alla base di Debian e delle sue derivate (inclusa Ubuntu). Con Debian 13 debutta APT 3.0, che introduce alcune novità utili sia per utenti alle prime armi sia per i più esperti:

  • Codifica a colori delle operazioni: verde per installazioni e aggiornamenti, giallo per downgrade, rosso per rimozioni. Una soluzione pratica che aiuta a prevenire errori durante la gestione dei pacchetti.
  • Output più chiaro: l’organizzazione a colonne migliora la leggibilità delle operazioni.
  • Nuovo risolutore di dipendenze e altre ottimizzazioni che rendono il sistema ancora più affidabile.
  • Il nuovo comando apt modernize-sources permette di convertire rapidamente i vecchi file .list in formato .sources, in linea con le ultime linee guida di Debian e Ubuntu.
  • apt distclean consente di eliminare facilmente la cache dei pacchetti, una funzione utile soprattutto per chi amministra più sistemi.

Sicurezza e robustezza ancora più elevate

La sicurezza è sempre stata una priorità per Debian. In questa release vengono introdotte ulteriori misure di hardening contro attacchi come ROP e COP/JOP su architetture AMD64 e ARM64. Sui sistemi ARM64 debutta il supporto a Pointer Authentication (PAC) e Branch Target Identification (BTI), tecnologie pensate per contrastare specifiche tecniche di attacco e migliorare la protezione del sistema.

Anche le funzionalità di sistema vedono importanti aggiornamenti: l’introduzione di run0 per l’elevazione dei privilegi tramite systemd (ora richiede la password dell’utente anziché quella di root), /tmp viene creato come tmpfs per impostazione predefinita (migliorando privacy e prestazioni temporanee), e la transizione all’ABI time_t a 64 bit consente di gestire correttamente date oltre il 2038, risolvendo il famoso “Y2038 bug”.

Miglioramenti per la produttività e la localizzazione

Debian 13 fa passi avanti anche sul fronte dell’usabilità quotidiana e della produttività. Le pagine man sono ora meglio tradotte, e la navigazione web beneficia del supporto alla correzione ortografica (spell-checking) integrata nei browser basati su Qt WebEngine tramite Hunspell.

Per chi cerca una soluzione personalizzata, il programma d’installazione di Debian 13 permette ora di scegliere e installare facilmente i Debian Blends: set di software pensati per usi specifici come educazione, scienza, multimedia e altro.

Trixie Installer – Debian 13 Pure Blends

Scaricare e installare Debian 13 “Trixie”

Debian 13 è disponibile dal 9 agosto 2025 sul sito ufficiale Debian. Sono disponibili varie immagini per il download, dal classico netinst minimale (che scarica i pacchetti durante l’installazione) alle ISO “piene” da 4GB con tutto il necessario incluso.

Per chi vuole la classica esperienza desktop, è consigliato scaricare l’immagine DVD per architetture 64 bit (Intel/AMD), che include GNOME 48 e una selezione di applicazioni subito pronte all’uso. Anche senza una connessione a internet si può installare un sistema completo, ma per ricevere aggiornamenti e nuove funzionalità è ovviamente consigliato collegarsi alla rete.

Aggiornare da Debian 12 a Debian 13: facile e sicuro

Gli utenti che già utilizzano Debian 12 “Bookworm” possono aggiornare facilmente alla nuova release seguendo le istruzioni ufficiali fornite dal progetto. Il processo di aggiornamento è pensato per essere il più sicuro e indolore possibile, come da tradizione Debian.

Debian 13 riceverà aggiornamenti regolari (point release) per correggere bug e introdurre patch di sicurezza per i prossimi cinque anni, fino a giugno 2030.

Nota sul supporto: Kernel vs. Distribuzione

Forse ti starai chiedendo perché il kernel Linux 6.12 LTS incluso in Debian 13 sarà supportato fino a dicembre 2026, mentre la distribuzione riceverà aggiornamenti fino a giugno 2030. La spiegazione è semplice: il ciclo di vita del kernel e quello della distribuzione non coincidono.
Il kernel Linux 6.12 LTS riceverà aggiornamenti ufficiali dal team di sviluppo del kernel fino a dicembre 2026, ma Debian garantisce aggiornamenti di sicurezza e nuove versioni del kernel durante tutto il ciclo di vita della release.
Questo significa che, anche dopo la fine del supporto ufficiale del kernel 6.12, Debian potrà introdurre una versione più recente del kernel o continuare a correggere eventuali problemi di sicurezza, assicurando che il sistema resti sempre protetto e affidabile fino a giugno 2030.


Hai già provato Debian 13 “Trixie”? Condividi la tua esperienza o le tue domande nei commenti!

emanuelegori
emanuelegori

🇮🇹 Sono Emanuele, autore di Homelab Notes.
Negli anni '90, un Intel 486 ha acceso la mia passione per l’informatica e da allora non ho mai smesso di esplorare, imparare e condividere.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leave the field below empty!