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Linux nel 2025: 13 bugie che ti hanno raccontato
Tanti pensano che Linux sia difficile, per esperti, senza programmi e incompatibile con l’hardware. Ma sono solo falsi miti!
Linux nel 2025 non è più quello dei luoghi comuni: scopri 13 falsi miti smontati con esempi concreti, software attuali e le novità che hanno reso Linux moderno, sicuro e pronto per tutti.

Linux è un sistema operativo potente, open source (gratuito e modificabile), che gira su tutto: dagli smartphone alle smart TV, fino ai grandi server che alimentano Internet. Ma attorno a Linux circolano anche molti miti: idee nate anni fa e ripetute da chi non ha mai provato davvero una distribuzione moderna.
Ho deciso quindi di raccogliere e smontare uno per uno i 13 miti più diffusi su Linux, con fatti concreti e una panoramica aggiornata. Se ti è capitato di pensare che Linux non fa per te, magari scoprirai che… ti sbagliavi di grosso!
Spoiler: non devi essere un hacker per usare Linux, e sì, puoi giocarci, lavorarci e perfino salvare il tuo vecchio PC.
Indice dei contenuti:
- Mito 1: Linux è solo per smanettoni o programmatori.
- Mito 2: Bisogna usare sempre il terminale.
- Mito 3: Linux ha poche app essenziali.
- Mito 4: Linux non va bene per giocare.
- Mito 5: Linux è sicuro / Non ha virus / L’open source è insicuro.
- Mito 6: Linux è instabile o cambia continuamente.
- Mito 7: Linux ha un supporto hardware scarso.
- Mito 8: Ci sono troppe versioni di Linux / È frammentato.
- Mito 9: Linux è solo per server e aziende.
- Mito 10: Non si può fare nulla di importante su Linux.
- Mito 11: Installare Linux è difficile.
- Mito 12: I desktop Linux sono brutti o antiquati.
- Mito 13: Linux è il sistema operativo.
- Conclusione
Mito 1: Linux è solo per smanettoni o programmatori. No
È facile pensare che Linux sia un sistema operativo misterioso, adatto solo a nerd esperti. In passato, in effetti, si presentava spesso come uno schermo nero con solo testo.
Oggi però la maggior parte delle distribuzioni Linux ha interfacce grafiche moderne, con desktop user-friendly pieni di icone, menu e store di applicazioni. Distribuzioni come Ubuntu, Linux Mint, Pop!_OS o Zorin OS puntano a rendere Linux accessibile a tutti poichè offrono ambienti grafici dove tutto si può fare con un clic.
Puoi navigare, leggere le email o guardare video proprio come su qualsiasi altro computer Windows.
Ti sorprenderà sapere che molte persone già usano Linux senza nemmeno saperlo: smartphone Android, Chromebook e alcune smart TV funzionano grazie a Linux “sotto il cofano”.
Linux è ovunque, non solo nei laboratori. Non serve essere programmatori per usarlo. Molti usano Linux semplicemente accendendo il loro dispositivo.
Mito 2: Bisogna usare sempre il terminale. No
Alcuni dicono: “Linux = solo riga di comando”. Come se ogni cosa andasse fatta da terminale. Ma è un mito superato.
Sì, Linux ha un terminale (la console testuale), ma la maggior parte delle distribuzioni desktop è grafica, non solo testo.
Puoi installare software da un “centro software”, modificare le impostazioni con il mouse e navigare in Internet con un browser come su qualsiasi altro sistema.
Il terminale è solo uno strumento, utile per compiti avanzati, non è obbligatorio usarlo: come su Windows o macOS, clicchi sulle icone e avvii i programmi.
Linux offre strumenti potentissimi da terminale per sysadmin e sviluppatori, ma per l’uso quotidiano funziona esattamente come ogni altro sistema operativo.
Anzi, imparare a usare Linux non è più difficile che imparare a usare un nuovo smartphone: basta cliccare su pulsanti e menu familiari.
Approfondimento consigliato: Linux NON è Windows. Cosa sapere prima di passare a Linux rispetto a Windows
Mito 3: Linux ha poche app essenziali. No
Un altro mito è che “Linux non ha applicazioni essenziali”.
Le distribuzioni moderne di Linux includono centinaia di applicazioni, già preinstallate o disponibili facilmente. I repository ufficiali ospitano migliaia di pacchetti software: ad esempio, Ufficio Zero OS, Mint e Ubuntu offrono decine di migliaia di programmi.
Per le attività quotidiane trovi suite da ufficio (LibreOffice, OnlyOffice), client email, lettori video, editor di immagini e molto altro.
Alcuni esempi di software:
- LibreOffice o OnlyOffice – suite office gratuite compatibili con i documenti di Microsoft Office.
- GIMP o Krita – editor di immagini avanzati, simili a Photoshop.
- VLC, MPV o Showtime – per guardare video e ascoltare musica.
Hai bisogno proprio di un programma Windows?
Puoi eseguire software Windows su Linux usando strumenti come Wine, Bottles o in una macchina virtuale. E puoi persino giocare a vecchi giochi MS-DOS!
Mito 4: Linux non va bene per giocare. No
Questo era vero un tempo, ma le cose sono cambiate.
Oggi il gaming su Linux è molto migliorato, grazie a tecnologie come Proton, sviluppata da Valve (Steam), che aumenta compatibilità e prestazioni nei giochi Windows su Linux.
La piattaforma Steam offre oltre 2500 giochi nativi per Linux, e grazie a Proton/Wine puoi giocare a molti titoli Windows.
Esistono anche tool come GameHub e Lutris che facilitano l’installazione e gestione dei giochi su GNU/Linux.
In breve: il divario tra Linux e gli altri sistemi nel gaming si sta riducendo sempre di più.
Mito 5: Linux è sicuro / Non ha virus / L’open source è insicuro. No
C’è chi pensa che “Linux sia immune ai virus” o che “l’open source sia meno sicuro”.
La verità? Nessun sistema operativo è invulnerabile.
Linux può essere attaccato se non aggiornato o se si installa software insicuro. Ma è progettato con forti misure di sicurezza.
Per esempio, gli utenti normali non possono modificare i file di sistema, rendendo più difficile l’infezione da parte di malware.
Inoltre, il codice open source è pubblico e controllato da migliaia di sviluppatori: i bug vengono individuati e corretti più velocemente. Non è una debolezza, ma un punto di forza.
Detto ciò, Linux non è immune per magia.
La trasparenza del codice permette anche agli attaccanti di studiarlo. Se poi usi password deboli o ignori gli aggiornamenti, i problemi arrivano comunque.
Regola d’oro: il computer più sicuro è quello spento. Ma in pratica, Linux è ben protetto, a patto di usare buon senso e tenerlo aggiornato.
Mito 6: Linux è instabile o cambia continuamente. NO
C’è chi pensa che “Linux sia un giocattolo che si blocca” oppure che “cambi troppo spesso”.
In realtà, Linux è noto per la sua stabilità. Alimenta server web, bancomat, veicoli spaziali e persino supercomputer, con tempi di attività altissimi.
Lo sapevi che tutti i 500 supercomputer più potenti del mondo usano Linux? Questo perché Linux offre un livello di flessibilità e personalizzazione che i sistemi proprietari non possono eguagliare.
E non è solo per supercomputer: molte distribuzioni come Ubuntu offrono versioni LTS (Long Term Support) che puntano su stabilità e affidabilità.
Queste versioni ricevono aggiornamenti regolari e ben testati perfette per desktop e ambienti dove la continuità è più importante delle ultime novità.
Con una configurazione adeguata, puoi usare Linux per mesi o anni senza riavviare, cosa difficile con altri sistemi.
In più, sei tu a decidere il ritmo degli aggiornamenti: se vuoi tutte le novità puoi aggiornare spesso, oppure restare su una versione stabile LTS e ricevere solo patch di sicurezza.
Insomma, Linux non impone cambi improvvisi: puoi scegliere tra “modalità all’avanguardia” o “modalità a prova di bomba”, a seconda delle tue preferenze.
Mito 7: Linux ha un supporto hardware scarso. No
Un tempo serviva un po’ di smanettamento per far funzionare Linux su certi hardware, e da lì è nato il mito.
Oggi invece le distribuzioni più diffuse includono un’enorme quantità di driver già pronti all’uso. Stampanti, webcam, schede Wi-Fi, chip grafici… molti dispositivi funzionano appena collegati.
Linux inoltre ridà vita ai computer più vecchi, rendendoli di nuovo rapidi e reattivi.
Approfondimento consigliato: Non serve comprare un nuovo PC: cambia solo il sistema operativo
Ci sono perfino casi in cui vecchi dispositivi senza driver per Windows funzionano senza problemi su Linux.
Certo, qualche hardware molto nuovo o particolare può ancora dare problemi. Alcuni laptop recenti o le ultime GPU (come NVIDIA) possono richiedere driver extra o qualche ritocco. Ma spesso la community Linux rilascia rapidamente soluzioni.
La maggior parte degli utenti trova che tutto funziona subito dopo l’installazione, senza bisogno di configurazioni manuali. E se qualcosa non va (spesso per colpa di un driver sbagliato), i forum della community hanno quasi sempre la risposta.
Insomma, l’idea che “Linux non riconosce l’hardware” è ormai superata.
Mito 8: Ci sono troppe versioni di Linux / È frammentato
È vero: esistono tante “versioni” di Linux, chiamate distribuzioni (o distro). Ce ne sono decine: Debian, Arch, Fedora, Mint, Pop!_OS, Ubuntu, solo per citarne alcune.
Ma tutte condividono lo stesso cuore: il kernel Linux e molta parte del software.
Per un principiante, la cosa migliore è scegliere una distro popolare (tipo Ufficio Zero OS, Ubuntu, Linux Mint o Zorin OS) e iniziare con quella. La maggior parte delle persone usa il desktop predefinito e non ha bisogno di altro.
In realtà, avere tante distro è un vantaggio: ognuna sperimenta idee diverse, e le migliori si diffondono. I file manager, i pacchetti, le app: funzionano quasi allo stesso modo tra le distro.
Non devi impararle tutte. Una volta scelta la tua (tipo Ufficio Zero OS, Mint o Ubuntu), l’esperienza diventa familiare come con qualsiasi altro sistema.
Anche se esistono oltre 1000 distribuzioni, la maggior parte condivide gli stessi componenti di base (come systemd, GNOME, KDE). Strumenti come Flatpak e Snap permettono alle app di funzionare su qualsiasi distro, riducendo i problemi di frammentazione.
Consiglio pratico:
Se non sai che distribuzione scegliere, prova Ufficio Zero OS: una distribuzione italiana pensata per semplificare la vita a chi arriva da Windows, ma vuole passare a Linux senza traumi.
Mito 9: Linux è solo per server e aziende. No
È vero che Linux domina il mondo dei server (la maggior parte dei siti web gira su Linux), ma non è solo roba da sysadmin.
Linux è usato su milioni di PC e portatili domestici.
Molte distribuzioni sono progettate per semplificare l’esperienza d’uso quotidiana, non solo in ambito aziendale. Alcune, come Ufficio Zero OS, Zorin OS o elementary OS, offrono ambienti desktop curati, intuitivi e accessibili, ideali per chi desidera un sistema stabile, elegante e pronto all’uso senza dover essere esperti di informatica.
Le aziende scelgono Linux perché è sicuro e conveniente (niente licenze), ma anche scuole e privati lo usano senza problemi.
Puoi scrivere documenti, modificare immagini, montare video e persino giocare – esattamente come su Windows o macOS.
Linux non è solo per l’impresa. È un sistema operativo completo per tutti.
Mito 10: Non si può fare nulla di importante su Linux. No
Un altro mito è che “su Linux non si può lavorare seriamente”.
È vero che alcuni programmi specializzati (tipo Adobe After Effects o AutoCAD) sono disponibili solo per Windows. Ma per la maggior parte delle attività esistono ottime alternative Linux.
Sviluppatori, ricercatori, musicisti e tanti altri preferiscono Linux per strumenti tecnici, stabilità e flessibilità.
Oggi molti software sono basati sul web o in cloud, quindi il sistema operativo conta meno.
Nel tempo Linux ha dimostrato di saper gestire attività creative, professionali e aziendali. Red Hat Enterprise Linux è usato da studi di animazione e effetti visivi (come Pixar o DreamWorks) perché offre stabilità, prestazioni elevate e supporto per software professionali. Esistono distribuzioni come Ubuntu Studio o AVLinux, ottimizzate per audio e MIDI, con kernel a bassa latenza e strumenti come Ardour, Rosegarden, LMMS.
Insomma, qualsiasi attività tu debba fare al PC, Linux ha quasi sempre gli strumenti giusti.
Mito 11: Installare Linux è difficile. No
Alcuni utenti trovano l’installazione di Linux complicata, soprattutto per via di certi hardware o configurazioni avanzate.
Ma, sinceramente, installare distribuzioni moderne come Ubuntu o Mint è piuttosto semplice, a volte perfino più facile di Windows o macOS.
Certo, all’inizio può spaventare il partizionamento o qualche driver mancante, ma le distribuzioni odierne offrono installatori semplificati e procedure guidate molto intuitive.
Distribuzioni come Ubuntu permettono un’installazione automatica in meno di 20 minuti, con supporto al dual-boot incluso.
Persino Arch Linux, storicamente considerata “per esperti”, oggi offre uno script chiamato Archinstall che rende il processo più accessibile.
Mito 12: I desktop Linux sono brutti o antiquati. NO
Alcuni pensano che Linux sembri uscito dagli anni ’90: finestre grigie e menu noiosi.
Questo poteva essere vero tempo fa, ma oggi i desktop Linux sono moderni, eleganti e altamente personalizzabili.
In breve: Linux può avere qualsiasi aspetto tu voglia.
- elementary OS ha un design pulito e raffinato, molto simile a macOS, con dock in basso, angoli arrotondati e animazioni fluide.
- KDE Plasma offre un controllo totale sull’aspetto: puoi cambiare pannelli, temi, widget e comportamento delle finestre. Può sembrare moderno, minimale o vistoso, come preferisci.
- GNOME, usato da Fedora, Ubuntu e altri, ha un’interfaccia semplice e lineare, pensata per farsi da parte e lasciarti lavorare.
- Deepin Linux: interfaccia con animazioni fluide e launcher in stile macOS. Bellissimo, anche se a volte i server sono lenti.
- Garuda Linux (Dragonized Edition): tema scuro, effetti neon e animazioni. Una distro per chi vuole un desktop che colpisce subito.
- Ubuntu Budgie: un mix di stabilità GNOME con eleganza e trasparenze alla macOS.
- Zorin OS: puoi scegliere layout che imitano Windows 11, macOS o GNOME. Ha anche una “modalità Jelly” con finestre che ondeggiano!
Non sei vincolato all’aspetto predefinito. In quasi tutte le distribuzioni puoi cambiare tema, icone, font e disposizione in pochi clic.
Mito 13: Linux è il sistema operativo. NO
Un mito diffuso è che “Linux” sia un sistema operativo completo, come Windows o macOS.
In realtà, Linux è solo il kernel, cioè il cuore del sistema, responsabile della gestione dell’hardware e dei servizi fondamentali.
Quando diciamo “uso Linux”, in realtà stiamo parlando di un sistema operativo basato sul kernel Linux, costruito attorno ad esso.
Il termine più corretto sarebbe “distribuzione Linux” (o “distro”).
Alcune distribuzioni includono anche software del Progetto GNU, e per questo alcuni preferiscono chiamarlo GNU/Linux. Ma anche questo è oggetto di dibattito nella community.
Conclusione
In definitiva, la maggior parte dei miti su Linux è ormai superata.
Oggi Linux è user-friendly, potente e personalizzabile. Può sembrare e funzionare come Windows, con in più la libertà e la sicurezza dell’open source.
Quindi, la prossima volta che senti un “mito su Linux”, fermati un attimo e chiediti: è ancora vero oggi?
Provalo, e potresti scoprire che Linux è molto più accessibile, stabile e sorprendente di quanto credevi.
Fonti e attribuzioni
Questo articolo è in parte una traduzione, adattamento e rielaborazione dell’originale “13 Common Linux Myths Debunked” scritto da SK, pubblicato su ostechnix.com. Licenza originale: Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International (CC BY-NC 4.0). Alcune informazioni sono state integrate e verificate attingendo anche da altre fonti online, guide ufficiali, documentazione tecnica e forum della community Linux.
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